Perché i fumatori dopo aver fatto l’amore devono sempre accendere una sigaretta?

Alberto, 15 anni ci scrive:

Ciao Mr. Pisello,

Sapresti dirmi come mai dopo aver fatto sesso i fumatori fumano sempre? Proprio non me lo spiego

Ciao Alberto,

spiegartelo in quattro parole non è molto semplice. Innanzitutto tanti ragazzi iniziano a fumare perché lo fanno altri nel loro gruppo, per sentirsi un “fico”, per sembrare più adulti davanti a ragazze ecc. Ma passiamo alla tua domanda e lascia che suddivida la risposta in una scientifica ed una psicologica.
Scienza: La nicotina presente nelle sigarette stimola la liberazione di un neurotrasmettitore chiamato dopamina. La dopamina influisce su tante cose tra cui anche l’umore. Anche un orgasmo porta alla produzione di dopamina. Detto in modo semplice la dopamina ci fa sentire bene
Psicologia: Come hai letto prima, ragazzi iniziano a fumare per tanti motivi tra i quali anche per esempio di sentirsi un “fico”. Anche se consciamente ognuno di noi sa che il fumo fa male il nostro cervello crea delle abitudini (in psicologia si chiama anche “creare delle ancore”) dove una certa situazione viene collegata ad una reazione. Cerco di spiegarlo in modo più semplice. Se un fumatore si sente stressato fuma per tranquillizzarsi; se un fumatore è rilassato fuma perché si sente bene essendo rilassato; se un fumatore è felice fuma per festeggiare il suo stato emotivo; se un fumatore si sente osservato da altre persone fuma per creare una barriera ecc. Per un fumatore la sigaretta è la soluzione per tutti i problemi. È chiaro che è una mera illusione fatta da abitudini e dalla dopamina e tieni presente che IL FUMO UCCIDE.
Tanti fumano una sigaretta dopo aver fatto l’amore proprio per questo. Si sentono in uno stato di assoluta felicità e per festeggiare questo stato si accendono una sigaretta – la loro migliore amica.
Non fare mai l’errore di iniziare a fumare perché non solo rischi bruttissime malattie ma crei una dipendenza simile a sostanze stupefacenti pericolosissime.

Un caro saluto

Mr. Pisello